lunedì, Ottobre 7, 2024

Il marchio italiano di caffé Pascucci sbarca in Spagna

La piccola, grande torrefazione italiana, molto apprezzata dai cultori del caffè di qualità, è finalmente sbarcata in Spagna!

Come si usa fare in questi casi, l’azienda ha prima sondato la landa iberica per poi tuffarsi con grande dedizione nella nuova avventura imprenditoriale. Lo testimoniano le parole cariche di entusiasmo del CEO, Mario Pascucci: “sì, è vero, ci siamo mossi con le manovre di rito, abbiamo osservato il mercato, lo abbiamo avvicinato per prendere la necessaria confidenza, per infine renderci conto che non potevamo fare a meno della Spagna. In tutta sincerità, da buoni italiani, siamo convinti che non esista un solo nostro connazionale che non sia innamorato di questa terra straordinaria e noi non facciamo certo eccezione”.

La storia di Caffè Pascucci è affascinante e prende forma nell’immediato dopoguerra, quando Alberto Pascucci, padre di Mario, sceglie di dedicarsi alla produzione del caffè, abbandonando progressivamente il commercio di generi alimentari, attività che aveva contraddistinto la famiglia fino a quel momento. Dal papà (che peraltro è ancora al lavoro, sempre presente al quartier generale e puntuale nel trasmettere la propria esperienza ai dipendenti con la stessa energia dei giorni migliori), Mario eredita il genio visionario e la passione smisurata per il mondo del caffè, specie se di qualità eccelsa.

A partire dagli anni novanta, Caffè Pascucci varca i confini nazionali e, un locale dopo l’altro, diventa uno dei marchi di ristorazione italiani più diffusi all’estero (è stata appena inaugurata la caffetteria n° 500 nella sola Corea del Sud).

Pioniere del caffè biologico italiano, la forza di Pascucci sta nella riconosciuta qualità delle miscele e nel vasto assortimento dell’offerta, in grado di soddisfare qualsiasi palato e studiata per i sistemi d’estrazione più diffusi: fra i caffè in grani, i macinati per moka, espresso e filter coffee, i solubili, il cold brew e le cialde, non c’è una proposta che non abbia trovato il gradimento del consumatore.

Dal canto nostro, non ci resta che fare un grandissimo in bocca al lupo a questi alfieri del buon gusto, nell’attesa di consumare un ottimo caffè dal sapore italiano ma dal vestito spagnolo.

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