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Costa del Sol, ripresa dei prezzi trainata dall’appeal di Marbella

Articolo tratto da “Il Sole 24 Ore” del 2/09/2019.

Marbella è la regina di un piccolo regno dorato immerso nel lusso dove gli immobili richiesti da compratori di tutto il mondo segnano prezzi da record. Intorno alla “regina” si muovono località meno costose ma che vanno bene dal punto di vista immobiliare, come Fuengirola, Mijas, Estepona, Malaga e Benalmádena, che guidano la ripresa delle transazioni lungo la costa andalusa. Sonnecchia invece il resto del mercato, fatto di località belle e famose, ma dove le quotazioni non hanno ancora recuperato i valori dei massimi pre-crisi e dove di conseguenza, con un po’ di fiuto, è ancora possibile fare buoni affari. Tenendo presente che il mercato della Spagna in generale sta andando molto bene, sicuramente molto meglio di quello italiano.

Marbella

La vivacità del mercato della provincia di Malaga è soprattutto generata dalla crescita della domanda che supera l’offerta nelle zone ultra-prime, cioè nelle zone più richieste, come ad esempio l’area soprannominata dai frequentatori di Marbella “Millo de Oro ”. Si tratta sostanzialmente della zona che parte a ovest di Marbella (Plaza Bocanegra) e si allunga per circa cinque chilometri sino a Río Verde, poco prima di Puerto Banús. Qui la domanda nelle aree più richieste sta superando l’offerta, spingendo verso l’alto i prezzi che, rispetto al 2011, sono già raddoppiati. «I segmenti del mercato che godono di maggiore forza sono gli appartamenti con prezzi variabili fra i 400mila e 1,5 milioni di euro e le ville tra i 700mila e i 2,5 milioni di euro», spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari. Nel Millo de Oro i prezzi vanno dagli 11.200 ai 14mila euro al metro quadrato, mentre nel resto della città dagli 8.800 agli 11mila. 

Il resto dell’Andalusia

L’Andalusia mediterranea comprende le province di Almeria, Granada, Malaga e Cadiz. Le compravendite residenziali nel 2018 sono cresciute con incrementi a due cifre nelle province più importanti: Almeria è la provincia che fatto segnare l’incremento maggiore con il +20,3%, seguita da Cadiz (18,2%), Granada (10,1%) e Malaga (8,3%). In quest’area la domanda di case sul mare è sostanzialmente locale o comunque di famiglie spagnole, con una quota del 70% – secondo Scenari Immobiliari –. Il resto della domanda è composto soprattutto da tedeschi, francesi e inglesi. A partire dalla zona di Carboneras il mercato è in forte recupero da circa due anni, con le compravendite che negli ultimi 24 mesi hanno sempre segnato un rialzo alla fine di tutti i trimestri.

«La media dell’area andalusa che si affaccia sul mar Mediterraneo è inferiore del 22% al periodo top – dice Mario Breglia –. Il prezzo medio per le case vicine alle spiagge è oggi di circa 2.400 euro al metro quadro e solo nel caso degli immobili più pregiati, come le ville con piscina e parco privato, si arrivano a toccare i 5.000 euro al metro quadrato». 

I nuovi sviluppi

Il momento positivo di mercato si allarga a tutta la Spagna, con un +8,7% a fine 2018, ma se qui nella Costa del Sol ha già superato il livello precrisi del 2007, il resto della nazione si trova ancora al di sotto di quel livello di almeno una decina di punti percentuali. 

Malaga, Marbella, Fuengirola, Mijas, Estepona e Benalmádena guidano la ripresa delle transazioni lungo la costa andalusa e il momento positivo si riflette nel gran numero di progetti residenziali che si stanno sviluppando sul mercato costiero della provincia di Malaga: ci sono più di 200 nuovi progetti di nuove costruzioni residenziali sulla Costa del Sol e oggi ci sono circa 11mila case in fase di prevendita, che verranno consegnate nei prossimi tre anni.

Sulla Costa si stanno anche riattivando opere che erano state bloccate dalla crisi, come nel caso delle operazioni di promozione immobiliare di 150 case a Mijas e altre 80 a Fuengirola. Nuove promozioni sono iniziate anche al Mijas Golf, La Cala de Mijas e Benalmádena. I maggiori compratori sono gli inglesi (16,8% del mercato), seguiti da tedeschi e francesi. Gli italiani costituiscono il 5% del mercato di tutta l’Andalusia.

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